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Percorsi 503

Percorso 503

Questo percorso rappresenta l'itinerario più lungo del comprensorio di Monte Pallano. Ha inizio dal tornante in prossimità del campo sportivo di Tornareccio e si sviluppa su un'evidente strada sterrata che attraversa aree coltivate con ampi prati e pascoli alternati a piccole macchie boschive, tra una serie di pianori terrazzati nella località, non a caso, denominata I Piani. Si raggiunge un piccolo rilievo, Colle Pelato, a quota 801 m, per poi scendere all'interno di una conca dove è presente il lago La Rifrasina, un bacino di ridotte dimensioni ma perenne, luogo dove vegetano specie floristiche interessanti e dove si riproducono diverse specie di anfibi, tritoni e soprattutto raganelle. Nelle aree circostanti il lago sono stati ritrovati anche numerosi reperti archeologici di epoca italica e romana. Qui si prosegue in direzione sudovest inoltrandosi all'interno del territorio di Atessa, nell'ampia area boschiva del Bosco di Fontecampana, un'isola amministrativa che si sviluppa dal Lago di Bomba, sale sul Monte Pallano, per poi scendere verso est fino alla contrada Lentisce a ridosso del fiume Sinello. Questo bosco ha avuto grande importanza anche in passato, la Real Marina di Venezia fino agli inizi del 1800 prelevava da esso grandi quantitativi di legname per l'industria della marineria. Il percorso prosegue all'interno del bosco mantenendosi a una quota più o meno costante sul versante esposto a sud, aggirando il rilievo più elevato di quest'area a quota 876 m per poi scendere ed attraversare una piccola valle e rientrare all'interno del territorio di Tornareccio. In questa zona troviamo uno dei tratti di maggior rilievo dei boschi di Monte Pallano, infatti qui si sviluppa un'ampia faggeta, l'unica dell'intero comprensorio, dove si riscontrano anche specie caratteristiche ad essa legate, come il tasso e, ancora più interessante, il ritorno dell'abete bianco. Il percorso risale dirigendosi verso nord, sempre all'interno del bosco, fino a raggiungere in piccolo Rifugio degli alpini per poi salire verso la località La Torretta a quota 925 m. Ci troviamo nella parte più meridionale dell'ampio pianoro sommitale di Monte Pallano, luogo che si contrappone alla vetta principale all'estremo punto settentrionale della piana. Da questo punto si gode di un panorama straordinario, dalla Majella fino al mar Adriatico e le altre montagne più a nord, Gran Sasso e Sibillini, oltre che al sottostante Lago di Bomba e alla vallata del Sangro, fino alle vette del Parco Nazionale d'Abruzzo. Qui ha inizio il percorso che toccherà i principali siti archeologici di Pallano. Il sentiero cinge il margine orientale del pianoro su un evidente terrazzo roccioso per poi scendere nei pressi della località La Madonnina sulla strada asfaltata che sale al monte. L'itinerario prosegue lungo una piccola valle in direzione nordovest, costeggia l'area archeologica con i ruderi dell'abitato romano-ellenistico di Fonte Benedetti, raggiunge l'omonima sorgente e relativo fontanile per poi continuare attraverso una serie di piccoli tornanti fino a raggiungere la strada asfaltata comunale che scende verso la contrada Sambuceto e Bomba. Il sentiero interseca la strada in corrispondenza della valle del torrente Canaloni che forma una straordinaria cascata con abbondante formazione di travertino ricoperto da spessi strati di muschio, riconosciuta habitat prioritario dalle direttive dell'Unione Europea. Si prosegue per un breve tratto lungo la strada asfaltata e qui si inizia a risalire superando un discreto dislivello transitando attraverso numerosi muretti a secco e la maggior parte delle capanne in pietra a secco di Monte Pallano. Usciti dal bosco si compie un'ampia traversata dei pascoli del pianoro sommitale fino a raggiungere le mura megalitiche, dove si conclude l'itinerario 503 punto di congiunzione col 501.

Percorso 503A

Si tratta di un breve e scosceso percorso che collega la Casina di Fonte Campana, sede di un Centro di Educazione Ambientale, al percorso 503. La strada si inerpica attraverso il versante meridionale del bosco e si congiunge al percorso principale nell'area in cui vegeta la faggeta.

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